Audio guida:
Il Codice Cospi fu portato a Bologna dal missionario domenicano Domingo de Betanzos quando, il 3 marzo 1533, incontrò papa Clemente VII (Giulio de’ Medici) offrendogli un ricco dono di manufatti mesoamericani, tra i quali oggetti di piume, mosaici e manoscritti dipinti.
Tali oggetti fungevano da prove tangibili dell’“idolatria” che i missionari stavano cercando di sradicare ma anche – a causa della loro elevata qualità tecnica – del fatto che i popoli indigeni, in quanto dotati di ingegno, erano razionali, umani e pertanto convertibili al Cristianesimo.
Diversi manoscritti dipinti rimasero a Bologna dopo la dipartita del pontefice. Nel XVI secolo alcuni di questi furono conservati nelle collezioni di Leandro Alberti, Giovanni Achillini e della famiglia Paleotti. Sfortunatamente non è possibile identificare con certezza quale di questi fosse il Codice Cospi.